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MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO SULMONA:"ORA DA CITTADINI SULMONESI, DA ABITANTI DELLA VALLE, CI RITROVIAMO UN PARCO DETURPATO"

SULMONA - "Probabilmente, il terzo segreto di Fatima, nella parte dedicata alla catastrofe, evidenziava in grassetto il nome "Partito Democratico"; si, perché soltanto questo è stato capace di portare una classe dirigente diventata tale solo per meriti di opportunismo politico e non di competenza. Lo si è visto e lo si vede dinanzi ai nostri occhi con la pedestre gestione dell'emergenza incendio di questi giorni in centro Abruzzo. Un partito che, anche se non si può identificare nel piromane che ha materialmente acceso gli inneschi, è ugualmente responsabile per aver operato in ambito Nazionale, Regionale e Locale, a favorire e non prevenire situazioni di questo genere.
Incompetente e assassina soppressione di un corpo storico dedicato alla tutela del demanio forestale, senza aver opportunamente ristabiliti i ruoli e le spettanze, facendo esporre il territorio al fenomeno sempre crescente che lo stesso ministero aveva identificato come ecomafie, con elicotteri non utilizzabili per totale incompetenza nel renderli fruibili da parte del personale forestale trasferito in altro corpo. Una classe dirigente regionale, inadeguata nel gestire e organizzare i soccorsi con mezzi aerei operativi a singhiozzo, a numero variabile, ora si ora no, tanto da far stare in apprensione se qualcuno non fosse riuscito ad uscire da quell' inferno. Personale militare promesso e poi misteriosamente scomparso perché non più necessario vista la presenza di volontari, rasentando la follia, quando i gruppi locali si sono creati per colmare l'immobilismo dirigente e quindi della mancanza di uomini. Il tutto condito da un silenzio mediatico nazionale agghiacciante, da parte di organi d'informazione asserviti a questa classe dirigente che tende, oramai quotidianamente, a delegare loro per nascondere la grande quantità di polvere sotto il tappeto frutto della totale nullità della suddetta. Per non parlare di lei signora Sindaco, che, vista la grande emergenza, non ha sentito il dovere morale di rientrare per essere di aiuto ai difficili lavori di coordinamento, svolti, per quello che poteva, dalla sua vice; si è comportata come una semplice dipendente, ignorando il suo ruolo di prima cittadina, non perché lo imponesse la norma ma per semplice coscienza. La reputazione si costruisce con i fatti e non con le parole che, nella maggior parte dei casi, non mi sembrano farina del suo sacco ma di note regie. Ora da cittadini sulmonesi, da abitanti della valle, ci ritroviamo un parco deturpato e siamo terrorizzati al sol pensiero che la perdita di valore possa svincolare il parco ad uso e consumo del migliore offerente o finanziatore di campagne elettorali nazionali; ci ritroviamo un'aria malsana dichiarata  "tossica" dalle analisi ARTA; ci ritroviamo i vostri appelli di solidarietà... che fanno ancora più male sentire da lontano.
Dov'è D'Alfonso, che compare sempre dopo le emergenze e mai durante? Dove sono le cariche di questa regione che dovevano tutelare un'area protetta con la prevenzione e un piano incendi? Dove sono i dirigenti del Parco che sono buoni soltanto a ricoprire cariche dando l'impressione di non saper dirigere nemmeno lo scantinato del proprio condominio? In questa Valle, l'odore acre di fumo è quello che emanate al vostro passaggio e mentre parlate, perché tutto ciò che toccate diventa cenere, diventa marcio e la Valle Peligna ora ne è l'emblema. Arriverà il momento in cui pagherete legalmente il tradimento di questa terra, abbandonata a sè stessa, ma pronta a riscattarsi; la misura è colma, è soltanto questione di tempo".

Dino Merolli
Meetup Amici di Beppe Grillo Sulmona

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