La posta di Tonino Raffa - Puntata 22

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La posta di Tonino Raffa - Puntata 22

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Torna per un'altra puntata la rubrica "La Posta di Tonino Raffa" che permette ai nostri lettori di interagire con una delle voci storiche di "Tutto il calcio minuto per minuto"

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Lo scudetto è stato assegnato con qualche polemica. Secondo lei sembra giusta la vittoria della Juventus?
Alla fine le classifiche sono sempre veritiere. La Juve ha strameritato lo scudetto, per mentalità, per continuità, per la sua programmazione coerente e ambiziosa. Non si vincono per caso sette titoli di fila e quattro edizioni della Coppa Italia. Le disquisizioni sul gioco appartengono ai dibattiti da bar sport. La legge dei numeri continua a dare ragione ai bianconeri, allo staff dirigenziale e a Massimiliano Allegri, un tecnico capace come pochi di leggere le partite e di gestire gli uomini.

Cosa manca al Napoli per il trofeo? La partenza di Sarri potrebbe cancellare il lavoro di questi anni?
Il Napoli ha esibito un calcio gradevole e spettacolare per lunghi tratti. Forse gli è mancata la sana cattiveria, necessaria nei momenti topici. E nel finale non ha saputo conservare il giusto equilibrio mentale. Dopo la vittoria di Torino, ai piedi del Vesuvio avevano quasi festeggiato lo scudetto in anticipo. E da qualche parte si è pure sbagliato nell'attribuire all'arbitro Orsato, la responsabilità del cedimento fisico e psicologico nelle ultime giornate. Aggiungerei che gli azzurri non hanno avuto nel loro organico la stessa ricchezza di alternative della Juventus. Credo che Ancelotti non vorrà smontare il lavoro di Sarri. Cercherà di far crescere la mentalità e metterà a disposizione la sua notevole esperienza internazionale.

Che giudizio ha dell'Inter di Spalletti? Per il materiale che aveva a disposizione ha fatto il massimo?
Direi che ha fatto il giusto, anche se i rimpianti della Lazio (che si è vista sfuggire il piazzamento Champions in extremis) ci possono stare. Il rendimento dell'Inter è parso tuttavia troppo legato alla vena realizzatrice di Icardi. E comunque Spalletti resta uno dei migliori tecnici in circolazione.

Come vede la scelta di Mancini per la nazionale? E' la scelta migliore a disposizione?
La migliore possibile al momento. Una buona alternativa avrebbe potuto essere Ancelotti, il quale tuttavia ha scelto una strada diversa ed è pronto a fare il Napoli ancora più grande. Contro l'Arabia Saudita, l'Italia vista nel primo tempo ha offerto una prestazione incoraggiante. Resta da sperare che Balotelli capisca che questa è davvero la sua ultima chance in azzurro. Dipende solo da lui.

Buffon lascia la Juventus? Che dire di questa stella del calcio?
Buffon ha dato tutto ciò che poteva dare alla Juve e al calcio italiano. Negli ultimi venti anni è stato il numero uno in tutti sensi,non solo come giocatore, ma anche come uomo e come personalità , rappresentando un esempio per tutti. Non vedo eredi alla sua altezza fino al momento. Ma sono sbagliati i paragoni con gli altri portieroni del passato. Ognuno nella sua epoca è stato il più grande, da Zamora a Zoff.

Sempre su Buffon? Come giudica un eventuale passaggio al PSG?
Anche a Parigi, se ci dovesse andare, Buffon confermerà il suo valore. Forse si sente ancora fisicamente e mentalmente integro e vuole provare a vincere fuori dai nostri confini.

Questa settimana ha lasciato il calcio Andrea Pirlo? Possiamo definirlo come il più grande degli ultimi 20 - 25 anni?
Pirlo in quel ruolo è stato un giocatore unico. Paragonabile per personalità solo al Beckenbauer degli anni settanta. Anche se, ripeto, i raffronti servono solo per le discussioni accademiche. Tanto di cappello per tutto ciò che Andrea ha fatto vedere.

Lei ha raccontato le gesta di Pirlo? Quale è il suo ricordo più bello?
Pirlo a venti anni ha giocato anche nella mia città, a Reggio Calabria. Arrivò in prestito dall'Inter a stagione iniziata (nel 1999-2000) segnando sei reti in 25 partite. Ho avuto anche io il piacere di raccontare in diretta molte delle sue prodezze, soprattutto sui calci di punizione. Era già un fenomeno da ragazzino.

Arrivano i mondiali e la radio risponde presente? Che ricordo ha delle sue esperienza mondiali?
Insieme con le Olimpiadi il Mondiale è sempre l'evento più gratificante per chi fa l'inviato. Anche se gli azzurri non si sono qualificati la Radio italiana in Russia ci sarà e farà il suo figurone come sempre. I ricordi legati alle sei edizioni che ho seguito sono tanti. Ho avuto possibilità di intervistare grandi campioni poi diventati opinionisti come Pelè, Gerd Muller, Carlos Alberto, Rivelino, Tostao, Gerson e molti altri. Ma ho anche avuto la fortuna di visitare città, luoghi e stadi pieni di storia e di suggestione. Raccontare tutto al microfono, comprese le tante vicende umane legate ai Mondiali è stata un'esperienza straordinaria e gratificante.




Così l'articolo La posta di Tonino Raffa - Puntata 22

vale a dire tutti gli articoli La posta di Tonino Raffa - Puntata 22 Questa volta, si spera in grado di fornire benefici a tutti voi. Va bene, si vede in un altro post articolo.

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