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Prima della Rivoluzione Scientifica

(Lunedì 29 Ottobre 2018)

Prima della rivoluzione scientifica! Gran parte delle persone vive la propria vita come se la rivoluzione scientifica, che accadde 500 anni fa, non fosse mai avvenuta. E ciò ha conseguenze gravissime, pratiche e teoriche, in quanto condanna l’uomo a vivere nell’errore, nell’ignoranza ed a fare valutazioni completamente errate. Ho sempre paragonato l’uomo ascientifico ad un pazzo, un esaltato, un drogato, insomma un essere che non è pienamente in grado di comprendere la realtá. In assenza di Scienza, tutto assume i toni irrazionali della magia, della superstizione, nonchè acquista il fanatismo delle religioni. Se l’uomo ha creato gli dei, lo ha fatto
per rinsaldare le gerarchie sociali, legittimare il potere e l’oppressione e spiegare l’esistenza dell’Universo a chi non sa di Fisica Quantistica, di Cosmologia o di evoluzione biologica. Non intendo affermare che chi conosce queste Scienze non crede in nessun dio; buona parte degli scienziati, infatti sono consapevoli del Logos che instilla il fuoco della” veritá” nelle equazioni che ci spiegano l’esistenza del Cosmo, ma questa è una cosa che non ha nulla a che vedere con le religioni precostituite( che sono politica) nè con un dio personale che interferisce con gli avvenimenti della nostra vita quotidiana e risponde alle preghiere. La Scienza, quella vera, non è atea nè teista, semplicemente constata l’esistenza di un Logos che rende razionale la Natura e che potrebbe identificarsi con la Natura stessa. La rivoluzione scientifica che iniziò circa 500 anni fa, fu la rivoluzione dell’ignoranza: l’uomo si accorse che tutto quanto si illudeva di conoscere in millenni di” cultura” antica era pari al nulla. La lettura dei libri” sacri” rivelava soltanto fede e fanatismo religioso, mentre per progredire sulla via della vera conoscenza la fede può costituire solo un ostacolo, la retorica solo un espediente non leale e tutto quanto considerato vero dagli antichi, soltanto ciarpame di nessun valore culturale. In poche parole, per diecimila anni o poco più, dalla fine della rivoluzione agricola, l’umanitá era sopravvissuta edificandosi un mondo fittizio, fatto di menzogne, di falsitá, di ipocrisia e d’ingiustizia. In tutto questo tempo i filosofi( o buona parte di loro), i sacerdoti, i legislatori e coloro che hanno avuto in mano le leve del comando, avevano riempito migliaia di volumi i cui argomenti non avevano alcun valore. La democrazia greca riconosceva la schiavitù come una necessitá, la civiltá romana concedeva il “ puer” a chi poteva permetterselo, gli egiziani e tutte le societá precedenti, invece di interrogare sperimentalmente la natura, adoravano falsi dei e costruivano inutili templi e piramidi con il sudore, la fatica e la morte di milioni di esseri umani. Bastò che qualcuno, 500 anni fa, mettesse in dubbio la veridicitá dei così denominati” libri sacri”, per far scattare le molle del progresso: la Terra non è piatta, come dice la bibbia, ma rotonda, il sole non ruota intorno alla terra, non è Giove pluvio a far piovere, i miracoli non esistono come emanazione degli dei, ma i soli veri miracoli sono il frutto dei progressi delle Scienze. Essi sono i miracoli della biologia e della medicina con l’allungamento della durata della vita umana, i miracoli della chirurgia, dell’anestesia, i miracoli dell’aviazione, dei voli spaziali, i miracoli della tecnologia, dell’elettronica, dell’informatica, dell’intelligenza artificiale, delle biotecnologie che ci hanno permesso di trasformare istantaneamente una specie vivente in un’altra, coronando definitivamente l’intuizione e gli studi di Charles Darwin. Purtroppo la scuola in Italia non è foriera e dispensatrice di conoscenze scientifiche agli allievi; si tratta di una scuola portatrice dei falsi valori delle classi dominanti, ancora legata alle formalitá letterarie che danno risalto alla grammatica ma non alla semantica. Invece è di semantica che i nostri studenti hanno bisogno e la semantica sgorga dalle conoscenze scientifiche che danno un significato preciso all’Universo, alla vita, alla coscienza. La comprensione della coscienza rappresenta l’ultima frontiera della Scienza; tutta la Neurobiologia con le sue mirabolanti scoperte neurofisiologiche ci illumina su questi temi, ma ancora non ci rendiamo pienamente conto di come, semplici differenze di potenziale tra le terminazioni nervose o l’increzione di determinati mediatori chimici possa rendere un uomo un santo o un pazzo criminale. Quello che è certo, però, è che abbiamo scacciato via, speriamo per sempre, angeli e diavoli dagli studi positivi e da 500 anni ad oggi, non sono più i “ libri sacri” a rivelarci com’è fatto e come procede il mondo, ma tutto ciò deriva dalla sana indagine naturalistica e scientifica che prende consistenza nei laboratori, con l’aiuto di possenti strumenti scientifici, come gli acceleratori di particelle, o le sonde spaziali e che mai più un prete o un talebano potrá darci insegnamenti raccontandoci miti e leggende per legittimare la nostra schiavitù ai potenti della terra nemici dell’umanitá.

Davide Castelli.

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