titolo : "LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI SI VEDONO LORO MALGRADO COSTRETTE A REPLICARE ALLE DICHIARAZIONI APPARSE IN DATA ODIERNA SULLA STAMPA LOCALE"
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"LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI SI VEDONO LORO MALGRADO COSTRETTE A REPLICARE ALLE DICHIARAZIONI APPARSE IN DATA ODIERNA SULLA STAMPA LOCALE"
SULMONA - "Le scriventi Organizzazioni Sindacali si vedono loro malgrado costrette a replicare alle dichiarazioni apparse in data odierna sulla stampa locale, pertanto, prendono atto del fatto che i locali rappresentati della Uil Fpl si siano ravveduti delle loro azioni e che oggi, come si apprende dalle dichiarazioni riportate sui media locali, si dichiarino favorevoli ad un percorso di unità sindacale.Evidentemente, forse per problemi di memoria, gli stessi avevano già dimenticato che nel mese di dicembre u.s. avevano avviato e concluso, con accordi (questa volta si) separati, una conciliazione tombale (a saldo e stralcio) con l'Azienda che, a nostro avviso, ha fortemente penalizzato i lavoratori del San Raffaele e dopo che in data 19 gennaio la Uil (sempre da sola) ha tenuto una assemblea con i lavoratori della Casa di Cura nel corso della quale avrebbero “deliberato lo stato di mobilitazione” del personale (mah....).Inoltre rimaniamo perplessi e basiti nel leggere le dichiarazioni dei suddetti personaggi con riferimento alla proclamazione dello stato di agitazione e all'avvio delle procedure di raffreddamento davanti al Prefetto che le scriventi hanno comunicato dopo aver ricevuto mandato dai lavoratori del San Raffaele nel corso dell'assemblea che unitariamente FP CGIL e Cisl FP hanno effettuato in data 21 gennaio u.s.
Ricordiamo ai rappresentanti locali della UIL, i quali continuano ad ostentare primati non meglio certificati dentro la struttura del San Raffaele di Sulmona, che le Organizzazioni Sindacali rappresentano ed hanno il dovere di tutelare il lavoro ed i lavoratori e solo da questi possono ricevere indicazioni circa i percorsi da intraprendere; quanto detto, ovviamente, nel rispetto di quanto è previsto dalla normativa vigente.
Non comprendiamo, quindi, (ma sicuramente non per colpa nostra) come possa essere definito “irresponsabile” l'avvio di una procedura regolamentata dalla Legge in tema di servizi servizi pubblici essenziali.
Irresponsabile e da incompetenti, sarebbe stato un comportamento non rispettoso della Legge stessa.
Inoltre, se la vera ed unica finalità dei rappresentanti della UIL fosse stata quella di mantenere un rapporto unitario nell'interesse dei lavoratori, la stessa UIL avrebbe fatto bene a non interrompere i rapporti di unitarietà come invece ha fatto o, comunque, avrebbe potuto definire con le scriventi Organizzazioni Sindacali Provinciali percorsi, iniziative e modalità di comunicazione, sia essa a mezzo stampa sia essa nei confronti del personale.
Riteniamo, invece, che le affermazioni che si leggono in data odierna sulla stampa, siano finalizzate esclusivamente ad una difesa, per di più approssimativa, rispetto ad “accuse incomprensibili ed infondate”.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande e sarebbero gradite risposte sincere (non tanto per le scriventi che la verità la conoscono):
E' vero che nel mese di dicembre alcuni lavoratori, coadiuvati da conciliatori e rappresentanti della UIL, hanno sottoscritto con l'Azienda accordi tombali rinunciando a qualsivoglia diritto, ivi compresi eventuali arretrati contrattuali/Una Tantum maturati sulla base degli accordi Aiop/OSS, facendo rinunciare altresì quei lavoratori a qualsiasi pretesa o contestazione di qualsivoglia natura vantata o vantabile?
La dichiarata “mediazione” messa in campo con chi è stata condivisa?
Sono stati informati i lavoratori?
Di che mediazione si tratta?
Perché l'Assessore Paolucci non ha immediatamente convocato tutte le parti in causa per confrontarsi sulla problematica?
Crediamo davvero che in questa fase, in piena campagna elettorale, quando il Consiglio Regionale è stato sciolto e quando la Giunta Regionale non può assumere decisioni di questa portata - perché ha poteri assai limitati - possano essere poste in essere azioni di incremento del budget?
Le scriventi ritengono e ribadiscono che sia preliminarmente necessario ritirare la procedura di licenziamento collettivo e solo a seguire si potrà avviare un confronto costruttivo con la San Raffaele S.p.A., con la Regione Abruzzo e con tutte le Istituzioni che possa concludersi in modo positivo per i lavoratori, per gli utenti e per il territorio. La UIL, se condivide, si faccia avanti.
I nostri interessi non sono “autocelebrativi” o di parte, ma riguardano e riguarderanno gli interessi di tutte le lavoratrici e dei lavoratori, del lavoro stabile e di qualità, degli utenti/cittadini e dei servizi pubblici sul territorio.
Stigmatizziamo fin da ora qualsiasi comportamento e atteggiamento divisorio della platea dei lavoratori e qualsiasi strumentalizzazione della delicata vertenza in atto.
P. La Segreteria FP CGIL P. La Segreteria CISL FP
Provincia di L'Aquila Provincia di L'Aquila
Anthony Pasqualone Mauro Incorvati
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